Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annullo

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Enz0

Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annullo

Messaggio da Enz0 »

Salve a tutti gli amici del forum,
colleziono francobolli del Regno d'Italia, nuovi e usati. Vorrei sapere se è possibile riconoscere con ragionevole certezza - senza essere un perito - l'autenticità degli annulli apposti sui francobolli il cui valore filatelico per l'usato è nettamente superiore rispetto al nuovo. Quanto sopra in considerazione del fatto che nelle aste telematiche è facile aggiudicarsi serie usate ad un prezzo del 10 -20 % rispetto al valore di catalogo. Non avendo sufficiente competenza nel giudicare l'autenticità dei predetti annulli - peraltro spesso veramente parziali ed illegibili ed insolitamente "eleganti" e non deturpanti - mi chiedo se non mi convenga astenermi dall'acquisto on line di valori annullati, prediligendo i francobolli nuovi.
Ringrazio anticipatamenti chi vorrà rispondermi.
Cordiali saluti.
Ciao: Ciao:
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Alex
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da Alex »

Ciao,
questo argomento sul forum, credimi, è già stato dibattuto numerose volte.
Tuttavia è sempre molto difficile dare una risposta ad una domanda come questa.
Dal mio punto di vista la situazione è questa :
fare una collezione significa acquisire un certo numero di pezzi secondo un criterio logico e ordinato al fine di dare un senso compiuto al tutto.
Se cerchi l'usato stai sull'usato, se cerchi il nuovo stai sul nuovo, non fare miscugli, soprattutto giocando al risparmio.
Se hai intenzione di raccogliere francobolli usati in cui il valore di catalogo ( da usati ) supera il valore da nuovi ti esporrai sempre al rischio che qualcuno ti venda qualcosa di artefatto.
Se non hai esperienza fattela comprando quelle cose che ti permettono di capire di cosa si tratta, ossia i pezzi da poco di cui ne esistono tanti e li trovi facilmente.
Così facendo fai esperienza. E quella vale oro, te ne accorgi strada facendo .....
L'ideale sarebbe avere tutto su busta, ma i prezzi rendono il discorso del tutto impraticabile per alcuni tipi di collezione. A dir la verità anche le buste sono state oggetto di manomissioni, ma falsificare una busta è più difficile che un francobollo, in quanto su una busta hai molti più elementi per capirlo, sul singolo francobollo no.
Il discorso Regno d'Italia è estremamente complesso oltretutto, in quanto i timbri postali, sebbene a volte ed a periodi fossero simili tra loro, presentano innumerevoli varianti e richiedono conoscenze per capire se il timbro X sta sul francobollo su cui può stare, o, viceversa, se un dato francobollo può essere stato annullato in un dato modo in dato periodo.
In ogni caso colleziona per divertirti e non ragionare il catalogo come se fosse un indice di borsa o ne rimarrai deluso.
Le aste serie sono riferimenti molto più attendibili.
Documentati e raccogli i tuoi pezzi con apertura mentale pronto ad assorbire nuove nozioni.

Ciao: Ciao: Ciao:
Ultima modifica di Alex il 6 novembre 2007, 19:05, modificato 1 volta in totale.
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

STAFF

Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
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Antonello Cerruti
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da Antonello Cerruti »

Di alcuni annulli di posta aerea, si possono riconoscere gli originali confrontandoli con quelli apposti sulle buste di cui si conosce la sicura genesi.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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luciano garagnani
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da luciano garagnani »

Non possiedo certo la risposta risolutiva, ma posso dare un suggerimento per il riconoscimento degli inchostri originali degli annulli.

Posizionando un francobollo usato sotto la luce di wood la componente oleosa dell'inchiostro dell'annullo diventa evidente ed assume una colorazione. Se un annullo è privo di questo "alone" è falso al 99,9%.
Enz0

Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da Enz0 »

luciano garagnani ha scritto:Non possiedo certo la risposta risolutiva, ma posso dare un suggerimento per il riconoscimento degli inchostri originali degli annulli.

Posizionando un francobollo usato sotto la luce di wood la componente oleosa dell'inchiostro dell'annullo diventa evidente ed assume una colorazione. Se un annullo è privo di questo "alone" è falso al 99,9%.
Se ho ben capito questo "alone oleoso" dovrebbe circondare il segno dell'annullo. Che tipo di fluorescenza si riscontra ?
Cordiali saluti.
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luciano garagnani
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da luciano garagnani »

L'alone oleoso, che in genere non è visibile con luce normale, assube una colorazione rossastra che circonda in timbro. Per vedere questo basta posizionare sotto la luce di wood dei francobolli comuni, con annullo certamente originale.
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Franco Moscadelli
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Enz0 e benvenuto! :abb:
In molti casi di impronte dubbie, specialmente più vecchie, è utile anche sottoporre il bollo a indagine spettrografica effettuando delle foto all'infrarosso, pochè i pigmenti delle varie epoche presentano riflessioni o assorbimenti diversi alla radiazione trattata. Se rileviamo in una impronta prefilatelica del 1824 un assorbimento riconducibile ad una sospensione di nerofumo in soluzione alcalina di gommalacca (per il nero) oppure presenza di pigmento "fosfomolibdico" arancio/rosso di molibdeno (per una impronta rossa/sanguigna) le impronte sono FALSE, poichè dette soluzioni a quel tempo semplicemente NON ESISTEVANO. :-))
Ciao: Franco.
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Su www.francomoscadelli.it da consultare gratuitamente il catalogo delle VARIETA' DI REGNO aggiornato periodicamente e per la Toscana il catalogo dei Bolli Tondo Riquadrati, delle Collettorie e degli Ottagonali a sbarre. Inoltre il catalogo mondiale delle sigle firme e timbri dei periti filatelici. Rubrica di varietà di Regno e Repubblica su: http://www.ilpostalista.it

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ameis33
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da ameis33 »

Come si fa a sottoporre il bollo a indagine spettrografica od a fare foto all'infrarosso? è una cosa fattibile con la normale attrezzatura che si può avere anche in casa?
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Franco Moscadelli
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Ameis 33, ben trovato.
Puoi fotografare all'infrarosso anche con una buona macchina fotografica tradizionale. Naturalmente per i trucchi ed i colori occorre molta esperienza, comunque
per saperne di più puoi leggere un mio articolo sull' argomento cliccando qui sotto sul profilo e andare sul mio sito dove ci sono anche delle foto esaustive.
A presto e Ciao: Ciao:
Franco.
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ameis33
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da ameis33 »

Interessante. Dovrò leggere i tuoi articoli con un pò più di attenzione, dopo una lettura veloce la prima impressione è stata di smarrimento...
Se ho capito bene, una foto all'infrarosso si fa utilizzando appositi filtri da applicare alla macchina fotografica. Mi sembra di capire che serve anche l'"arte", ovvero il saper fare, che purtroppo non è in vendita nei negozi di ottica...
L'infrarosso mette in evidenza dettagli non altrimenti visibili, che possono tornare utili nell'indagine che si stà conducendo.
Pensa che quando ho iniziato a collezionare, pensavo che gli unici strumenti del buon collezionista fossero le pinzette e la lente...
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Franco Moscadelli
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Re: COME RICONOSCERE L'AUTENTICITA' DEGLI ANNULLI ?

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao:
Naturalmente il filtro serve per bloccare tutte le altre radiazioni luminose esclusa quella infrarossa. Il rullino da inserire in macchina, possibilmente in oscurità completa, deve essere trattato per l'infrarosso e si trova in vendita nelle migliori rivendite di accessori fotografici e/o investigative. :cool: Va tenuto al fresco e quando è impresso va fatto sviluppare al più presto.
Esistono anche apparecchiature elettroniche che simulano abbastanza bene l'infrarosso (Telecamere nascoste nei magazzini, riprese segrete,investigative,da guerra notturna, da satellite ecc.) ma non sono incisive come il rullino trattato appositamente. Per esempio una pittura sotto un'altro dipinto si rileva meglio con un rullino infrared anzichè con una macchina termica... Ciao:
Franco.

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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annullo

Messaggio da giampi »

Enz0 ha scritto:
luciano garagnani ha scritto:Non possiedo certo la risposta risolutiva, ma posso dare un suggerimento per il riconoscimento degli inchostri originali degli annulli.

Posizionando un francobollo usato sotto la luce di wood la componente oleosa dell'inchiostro dell'annullo diventa evidente ed assume una colorazione. Se un annullo è privo di questo "alone" è falso al 99,9%.
Se ho ben capito questo "alone oleoso" dovrebbe circondare il segno dell'annullo. Che tipo di fluorescenza si riscontra ?
Cordiali saluti.


Ciao ho acquistato un piccola lampada UV da 4w e 366 nm della Leuchtturm ma non ho ottenuto molti risultati per evidenziare la fluorescenza di vari annulli fb Regno (anche fb di poco pregio). Sapete se questo tipo di lampada va bene per annulli area italiana? Esiste qualche accorgimento per l'analisi? (oltre ovviamente spegnere la luce di casa!!!)
Grazie spero :pray: :pray: che qualcuno mi posasa dare una risposta :mmm: :abb: Ciao:
Giampiero

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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annullo

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Giampiero, non tutti gli inchiostri hanno la stessa risposta alla radiazione trattata. Questi inchiostri hanno i componenti del ferro e l'alone dell'ossido di ferro è sul marrone rossastro e più chiaro per la parte oleosa espansa sulla carta. I nanometri della radiazione ultravioletta ad onde lunghe hanno la lunghezza circa da 300 a 380 nm e quella ad onde corte circa da 250 a 300 nm. Alcuni inchiostri sono più sensibili a questa radiazione più bassa. Esiste a prezzo ragionevole un apparecchio con tutte e due le lampade, più una bianca per filigrane, con lente e con il sensore magnetico per banconote incluso della ditta Steiner di Prato allo Stelvio, (Bz) mi sembra che il prodotto si chiami Philalux 3.
Ciao: cari saluti Franco.
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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annullo

Messaggio da giampi »

Franco Moscadelli ha scritto:Ciao: Giampiero, non tutti gli inchiostri hanno la stessa risposta alla radiazione trattata. Questi inchiostri hanno i componenti del ferro e l'alone dell'ossido di ferro è sul marrone rossastro e più chiaro per la parte oleosa espansa sulla carta. I nanometri della radiazione ultravioletta ad onde lunghe hanno la lunghezza circa da 300 a 380 nm e quella ad onde corte circa da 250 a 300 nm. Alcuni inchiostri sono più sensibili a questa radiazione più bassa. Esiste a prezzo ragionevole un apparecchio con tutte e due le lampade, più una bianca per filigrane, con lente e con il sensore magnetico per banconote incluso della ditta Steiner di Prato allo Stelvio, (Bz) mi sembra che il prodotto si chiami Philalux 3.
Ciao: cari saluti Franco.


Ciao: Franco, mi accorgo solo ora della tua risposta. Grazie delle informazioni che avevo intuito dalla esistenza di lampade e doppia emissione e il non risultato ottenuto con quella mia ad onde lunghe. Il quesito e' anche ,tu la usi? con quale risultato. Una volta ottenuta la lampada servono anche dei riferimenti
Quali bolli sono evidenziabili? Da che periodo a che periodo? Tu accenni che quelli veramente vecchi ( es. prefilatelici) non sono analizzabili cosi'. Esiste una qualche informazione da qualche parte a riguardo?
grazie
:-) :-) Ciao: Ciao:
Giampiero

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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annu

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Giampiero. Leggendo i vari topic ho ritrovato questo dove dopo molto tempo non ti ho nemmeno risposto :pray: e me ne scuso..........certo che la lampada ad ultravioletto è utile per le fluorescenze della carta e degli inchiostri (già a partire dalla emissione dei f.lli Bandiera). Per "vedere" più sotto occorre l'infrarosso in abbinamento a fonti fluorescenti di vario tipo ed i filtri per eliminare le radiazioni dello spettro visibile.

Per esempio: poco tempo fa, dei ricercatori con il metaldetector hanno trovato sottoterra insieme ad un'arma, pallottole ed altro di metallico, delle lastrine plastiche negative nerissime ed ossidate, senz'altro delle prime polaroid americane che già si usavano prima della guerra

DSC00013.JPG


come questa sopra. Non si vede niente sia controluce che a luce radente, solo macchie e qualche strato di ossido d'argento rimasto. Con un controllo all'infrarosso sono riuscito a "tirar fuori" alcune parti di immagine che poi è stato possibile ricostruire (non completamente). C'è l'immagine di una ragazza con un maglione, riscontrabile vicino alla macchia centrale:

DSC00014.JPG


DSC00015 modified.jpg


un pò ingrandita ed è abbastanza riconoscibile. Coloro che hanno ritovato il materiale non credevano ai loro occhi.

Ti ho dato l'idea? :abb: Franco
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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annu

Messaggio da corfu »

scusa, franco, ma allora è possibile datare un annullo?
tipo esame al carbonio...?
io ho un problema in merito ad un annullo particolare, che si potrebbe ritenere non coevo rispetto alla data riportata.
è quindi possibile stabilire un range temporale per la tipolgia di inchiostro con l'infrarosso?
e quindi stabilire se trattasi di annullo d'epoca?
Ciao:
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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annu

Messaggio da fildoc »

Si puo' fare ovviamente una spettrofotometria dell'annullo in questione e confrontarla con una tratta da un timbro certamente originale.
Se il profilo coincide l'annullo sara' buono con certezza :-))
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
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Franco Moscadelli
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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annu

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Corfu. L'esame che dici "tipo carbonio" sarebbe quell'esame che BRUCIANDONE un pezzetto :sec: ti dice più o meno la composizione del pigmento....questo esame "distruttivo" non è applicabile ai francobolli per ovvi :-)) motivi. Difficoltoso anche il confronto con una impronta simile originale del tempo. Fildoc c'è andato vicino con una spettrofotometria di confronto che è sempre auspicabile e valida. Al CNR qui a Pisa, ma anche a Genova e penso in molti altri atenei di ingegneria e ricerca, abbiamo uno "spettrometro laser" che individua in percentuale i componenti del pigmento o dell'inchiostro stesso usato, fino al millimetro quadro e ti dà "uno scontrino" con il diagramma stampato, senza sciupare niente. E' veramente un bell'oggetto. Anch'io ho visto molti francobolli con impronte certificate come originali invece i "guller" erano postumi ...oppure classificati falsi (perchè non l'avevano mai visti, oppure non l'avevano in collezione ecc) che invece erano autentici. Un perito di fama del nord, qualche anno fa, mi disse che operava così: "...se vedo una impronta una prima volta la certifico, se ne vedo una seconda simile la certifico, se poi ne vedo altre non le certifico più..." Non mi sembra a parer mio un sistema molto valido......... :abb: Franco


DSC00024.JPG

DSC00021.JPG


Sopra riporto altre due spettrografie ir rilevate dal medesimo reperto già postato precedentemente dove si nota la forma di una canna da fuoco senz'altro attaccata al mezzo che nella seconda foto è riferibile ad una camionetta o mezzo non meglio identificato.

Saluti, Franco Moscadelli
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Re: Alcuni consigli per riconoscere l'autenticità di un annu

Messaggio da corfu »

ciao franco.
ovviamente conosco l'esame al carbonio 14, che qui ho citato SOLO come esempio... :-)) e non per eseguirlo sul mio documento postale. :-)) :-))
parlandone con un bibliografo-perito di posta militare, anch'esso mi ha detto che anni fa si rivolse ad un ateneo per verificare degli annulli che potevano NON essere coevi al documento che annullavano.
quindi è fattibile eseguire una spettrofotometria per avere dati concreti?
se sì, in quali tempi e con quali modalità?
il tutto senza impegno, solo per valutare una possibile azione di verifica di tale annullo.
Ciao:

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