I possibili usi in tariffa della serie "Gronchi"

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Lucio
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Lucio »

Ciao: :wine: ... :-) Franco :-) .. già già .. con grandiose firme .. :ang: avercene :ang: .. un buon lugana e tutto scorre liscio ... :wine: :abb: :wine:

Lucio

... Lucio ... Ciao: cordiali saluti Ciao: :wine: Lugana per tutti :wine: ...

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cirneco giuseppe
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da cirneco giuseppe »

franco moscadelli ha scritto:Ciao: Lucio, sempre prodigo di delucidazioni. Ritengo utile ricordare :leggo: che esistono (molte) buste affrancate con il "rosa" ed annullate il 3, 4 e 5 aprile.
:abb: Franco.


Franco,
se l'oggetto rosa (ma anche gli altri due) non aveva validità postale, non poteva essere ""annullato"" nè far viaggiare alcuna missiva.
E non era neanche tollerato l'uso fino al 6 aprile.
Quelli che furono ""bollati"" ed inoltrati a destinazioni diverse da Roma Ferrovia il 3, il 4 e il 5 lo furono solo per ignoranza o compiacenza. Ma in tutti i casi non è un bollo (e neanche 100) che può trasformare il brutto anatrocolo in cigno.

:abb: :abb: :cof:
..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA

E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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Franco Moscadelli
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Pino, sono pienamente daccordo con te.
Ho visto pubblicato da Bolaffi una busta pervenuta a Lima con una quartina del 205 lire rosa di cui erano annullati solo i due esemplari superiori con la data del 3 aprile da La Spezia - bollo Genova-Roma. Eccezionalmente appariscente ma...non ricoperta.
Ciao: Franco
FRANCO MOSCADELLI
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azteco1
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da azteco1 »

franco moscadelli ha scritto:Ciao: Azteco,
...omissis...
... e la seconda per 365 lire? ......... :mmm: .....anche nel Bolaffi è riprodotta una affrancatura da 365 quasi identica alla mia.... :leggo:

Ciao: Franco.


Ciao: Franco

La tariffa di 365 lire era la giusta tariffa di una lettera raccomandata 1° porto aerea con Ricevuta di ritorno ;-)

Lettera lire 70
raccomandata lire 90
sovrat. aerea 1° porto per il Perù lire 135
Ricevuta di ritorno lire 70
Totale lire 365 :!: :!:

Quindi, alla normale lettera aerea (170 per l'Argentina, 185 per l'Uruguay e 205 per il Perù - esattamente gli importi dei valori emessi ;-) ), se si voleva aggiungere il servizio di raccomandata bisognava aggiungere lire 90, se si voleva invece anche la R/R, l'aggiunta doveva essere di 160 "come nel tuo caso"

I miei complimenti per il pezzo ;-) :-)

Ciao: Saverio
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Antonello Cerruti
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Antonello Cerruti »

Grazie a tutti per l'enorme aiuto che mi avete dato.
Avrei predisposto la seguente nota aggiuntiva da riportare nel certificato.
Gradirei molto conoscere le vostre osservazioni ed eventuali suggerimenti o proposte di modificazioni.
Non vi meravigliate troppo: secondo me, i testi dei certificati devono essere più chiari possibili.
Il compito del perito è quello di chiarire i dubbi.
Ripeto sempre che le istruzioni devono essere "a prova di imbecille", altrimenti non servono.
Chi le cose le conosce, non ha bisogno di istruzioni.
Ma le stesse devono essere comprensibilissime per chi ne deve usufruire.
Pertanto è indispensabile un continuo scambio di informazioni fra esperti e collezionisti, a beneficio di tutti.

"L'importo facciale di 205 lire venne adottato per assolvere la tariffa delle lettere di primo porto per posta aerea dirette in Perù (70 lire “lettera per l’estero” + 135 lire “soprattassa aerea per il Perù”).
Un gran numero di filatelisti ritenne però più sicuro inoltrare le proprie F.D.C. per raccomandata, temendone lo smarrimento o ritenendo di maggior pregio filatelico l’invio con una simile diversa modalità.
L’invio per posta raccomandata avrebbe però avuto bisogno di un’affrancatura di maggior valore. Le poste, invece, valutate le finalità filateliche di queste spedizioni postali ed il ritorno propagandistico di un viaggio presidenziale di grande valore politico, tollerarono che il francobollo da 205 lire assolvesse anche la tariffa della raccomandazione, equiparando le F.D.C. alle stampe (anche laddove non risulta apposta tale dicitura) e che dunque la tariffa postale venisse ricalcolata in complessive 195 lire (15 lire per l’invio della stampa, 90 lire per la raccomandazione e 90 lire per la soprattassa aerea per “oggetti diversi”).
Anzi, in tale ricalcolo, l’affrancatura con il 205 lire risultava addirittura eccedente di 10 lire.
E’ noto che il ritiro del 205 lire rosa venne superato dall’Amministrazione postale con la stampa di un 205 lire grigio (con i confini del Perù corretti) e con l’apposizione – sulle corrispondenze filateliche già preparate e consegnate alle poste - di questo francobollo sul 205 lire rosa che non doveva risultare visibile, perché sbagliato ed oggetto di protesta da parte delle autorità diplomatiche a Roma di quel paese sud americano.
Nella raccomandata oggetto del presente certificato, partita da Roma con il dispaccio speciale del 6 aprile 1961 e diretta a Lima, forse per esaurimento dei 205 lire grigi, la copertura del 205 lire rosa fu effettuata con un 170 lire azzurro della stessa serie e preparato per assolvere la tassa postale per la spedizione della posta in Argentina, nell’ambito dello stesso viaggio del Presidente Giovanni Gronchi.
Le restanti 35 lire (che, come abbiamo esaminato sopra, avrebbero potuto essere solo 25) vennero invece pagate mediante l’applicazione di un francobollo di pari valore della serie delle Olimpiadi di Roma del 1960.
L’uso, per la copertura del 205 lire rosa, di un valore diverso dal consueto 205 lire grigio si deve ritenere del tutto occasionale e costituisce pertanto un’anomalia molto interessante di cui è conosciuta l’esistenza di un numero ridottissimo di esemplari (forse, solo uno o due).
In base alle nostre conoscenze, riteniamo che la raccomandata oggetto del presente certificato - con la sua affrancatura, lo speciale annullo del volo ed i suoi bolli, al verso, testimoni del transito a Lima e del ritorno a Roma - sia assai pregevole e del tutto originale al pari del francobollo da 205 lire rosa della serie dedicata al viaggio del Presidente Gronchi che risulta tuttora applicato sotto il valore da 170 lire azzurro che, a suo tempo, venne sollevato e riapplicato al suo posto per consentire l’esame dell’originalità dell’esemplare sottostante."


Per completezza di informazione, allego anche (in basa risoluzione) l'immagine del testo del certificato.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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aurelio
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da aurelio »

Splendido coronamento di un topic interessantissimo!!
Bravi tutti gli amici di F&F e dello SPC!

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

:cool: Ciao: Ciao: Ciao:
Aurelio
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Lucio
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Lucio »

Ciao: :wine: ciao e prosecco a tutti :wine: Ciao:

... ad Antonello .. ho forti dubbi sul pezzo che hai certificato .. sarebbe basilare vedere il retro completo e ben definito a pari del recto mostrato antecedentemente .. grazie e lugana ... :wine: :wine:

Lucio

... Lucio ... Ciao: cordiali saluti Ciao: :wine: Lugana per tutti :wine: ...

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Andrea61
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:
L’invio per posta raccomandata avrebbe però avuto bisogno di un’affrancatura di maggior valore. Le poste, invece, valutate le finalità filateliche di queste spedizioni postali ed il ritorno propagandistico di un viaggio presidenziale di grande valore politico, tollerarono che il francobollo da 205 lire assolvesse anche la tariffa della raccomandazione, equiparando le F.D.C. alle stampe (anche laddove non risulta apposta tale dicitura) e che dunque la tariffa postale venisse ricalcolata in complessive 195 lire (15 lire per l’invio della stampa, 90 lire per la raccomandazione e 90 lire per la soprattassa aerea per “oggetti diversi”).



Ma la lettera viaggiò aperta o chiusa?

Io credo (anzi, sono abbastanza sicuro) che una busta spedita aperta e vuota senza contenere altre note manoscritte se non quelle di stretta necessità postale fosse normalmente considerabile "stampe" e non necessitasse di un particolare atto di tolleranza.

Non è normale vedere FDC spedite come stampe raccomandate? Se c'è qualche collezionista di FDC là fuori, si faccia sentire! :-)
Andrea

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Antonello Cerruti
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Antonello Cerruti »

Andrea61 ha scritto:
Antonello Cerruti ha scritto:
L’invio per posta raccomandata avrebbe però avuto bisogno di un’affrancatura di maggior valore. Le poste, invece, valutate le finalità filateliche di queste spedizioni postali ed il ritorno propagandistico di un viaggio presidenziale di grande valore politico, tollerarono che il francobollo da 205 lire assolvesse anche la tariffa della raccomandazione, equiparando le F.D.C. alle stampe (anche laddove non risulta apposta tale dicitura) e che dunque la tariffa postale venisse ricalcolata in complessive 195 lire (15 lire per l’invio della stampa, 90 lire per la raccomandazione e 90 lire per la soprattassa aerea per “oggetti diversi”).



Ma la lettera viaggiò aperta o chiusa?

Io credo (anzi, sono abbastanza sicuro) che una busta spedita aperta e vuota senza contenere altre note manoscritte se non quelle di stretta necessità postale fosse normalmente considerabile "stampe" e non necessitasse di un particolare atto di tolleranza.

Non è normale vedere FDC spedite come stampe raccomandate? Se c'è qualche collezionista di FDC là fuori, si faccia sentire! :-)


Esatto, caro Andrea; infatti il lembo posteriore è solo ripiegato all'interno e non è incollato.
A Lucio, rispondo che soddisferò al più presto la sua curiosità, anche se non si vede nulla di più di quanto appare sul certificato.
A Stefano Terbon, che ringrazio, garantisco che ristamperò il certificato, dopo aver corretto i due errori di battitura che mi ha cortesemente segnalato.
:clap:
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Franco Moscadelli
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Benissimo Antonello, va bene così. :clap: Franco
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Antonello Cerruti
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ecco, per Lucio, l'immagine del verso della F.D.C.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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giandri
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da giandri »

Antonello,
a cosa ritieni si riferisca il numeratore al verso (3260 poi corretto a penna in 3226)?
Forse alla numerazione della busta (anche se non aveva molto senso)?
Ciao
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
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Antonello Cerruti
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Andrea, me lo sono chiesto anch'io e sono arrivato solo ad un gran numero di ipotesi.
Non corrsponde al numero della raccomandata e, forse, non ha alcuna valenza postale.
Potrebbe, invece, essere un numero riconducibile alla gran quantità di buste inserite nei sacchi del dispaccio aereo; ma allora perchè la correzione?
Potrebbe essere una contabilizzazione inerente i francobolli ricoperti ovvero le "nuove" affrancature utilizzate.
Oppure, potrebbe essere un codice del proprietario, dell'editore o del mittente che aveva spedito le F.D.C.
Boh, non ho una risposta ma solo tante domande, mi dispiace.
Controllerò altre buste legate a quel viaggio e ti farò sapere.
Cordiali saluti.
Antonello Ceruti
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giandri
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da giandri »

Se fosse dell'editore, il numeratore dovrebbe essere riscontrabile anche su altre buste (dello stesso editore, evidentemente). Anche se mi sembra una di quelle buste in libera vendita senza affrancatura che veniva acquistata dal collezionista per prepararsi la "sua" F.D.C. (caso diverso dalle "Venetia" che invece erano interamente preparate dall'editore/mittente e per le quali si giustificava il numeratore progressivo).
Se apposto per motivi di contabilizzazione, dovrebbe essere presente anche su altri aerogrammi (ovviamente anche di editori diversi).
Il numero mi sembra troppo alto per abbinarlo alla possibilità di un invio di un alto numero di raccomandate con allegata "distinta" (e riferimento numerico all'elenco della "distinta"). A meno che tu non mi dici che ci fu chi, all'epoca, predispose massicciamente migliaia di aerogrammi (tutti con indirizzo a mano? Sarebbe stato più pratico un timbro).
Se avesse avuto un senso "postale" (tipo "Espresso"), al di là della tariffa e della mancanza dell'indicazione, io lo avrei visto al recto e non al verso.
Boh :??:
Ciao e buona giornata.
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
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Lucio
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Lucio »

Ciao: :wine: ciao e vernaccia a tutti :wine: Ciao:

... grazie Antonello .. sei stato gentilissimo .. ora sappiamo che è stata autoindirizzata ad evitar casual ritiro .. ti espongo i miei dubbi con qualche domanda ...

- il fermo posta in Perù era all' epoca gratis :??:
- non vi è traccia di ''al mittente''
- numero di raccomandata tipico delle raccomandate in distinta
- tornata al C.P. 22 .. non a Raccomandate
- solo timbro di ritorno indi mancanza di annullo di consegna al Postino per il recapito al mittente .. qui si potrebbe giustificare quel numero sul retro (andrebbe davanti però cortesemente apposto a retro per manifesto oggetto filatelico) qualora lo interpretassimo quale numero appartenente all' avviso di giacenza di raccomandata .. un secondo timbro però dovrebbe pur esservi
- non presente la scritta manuale ''scaricata'' necessaria ove trattasi di restituzione al mittente .. di solito apposta nella stessa etichetta numerale .. qui dovrebbe essere all' interno del numero automatico progressivo
- le stampe 'non chieste' erano tassativamente destinate al macero però le raccomandate avevano più rispetto .. la riaffrancatura era obbligatoria anche dal Perù :??: .. se sì .. dov' è :??:
- staccare per osservare l'autenticità del ricoperto .. a che titolo .. non risulta fossero già circolanti i 'falsoni' il giorno stesso della prevendita .. fatto da tener ben presente .. a mio parere fulcro del tutto

... non mi risulta che le Poste chiusero gli occhi per gli invii in raccomandazione .. qui ipotizzando 'stampe' il servizio è più che pagato però perché 'stampe' :??: :??: inficiando il pezzo per la 'storia postale' in quanto con esuberante tariffa .. fermo restando l' interesse per una combinazione non usuale ...

... concludo chiedendo perdono con una 'favoletta' ..
.. un signore si procura le tre buste edite in occasione del viaggio presidenziale per affrancarle e spedirle al seguito .. il 3 aprile non può recarsi allo sportello per acquistare gli adesivi dell' emissione specifica .. bello bello si reca per l' acquisto il giorno dopo .. il 4/4 .. sorpresa :what: .. il 205 è stato ritirato .. disperazione :desp: .. :?: :?: .. due buste le può affrancare perfettamente corrispondenti alla rispettiva singola visita e correttamente .. la terza no .. però se mette un 170 Argentina ed un 35 la tariffa è precisa e qualcosa avrà sempre dal Perù .. .. visse contento e felice ...

... la fiaba continuerebbe .. per quieto vivere lascio ad ognuno il prosieguo con più o meno buonafede ..
penso non errare affermando la dipartita dell' autore di tale oggetto da almeno 5 o 6 lustri .. il lugana ci protegga ... :wine: :wine:

Lucio

... Lucio ... Ciao: cordiali saluti Ciao: :wine: Lugana per tutti :wine: ...

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Antonello Cerruti
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Antonello Cerruti »

Caro Lucio, ti ringrazio del tuo contributo e mi permetto solo di correggere alcune inesattezze.
Le F.D.C. contengono il nome del mittente e per questo (nonché per gli accordi presi a suo tempo con le poste ed inerenti questi dispacci aerei "filatelici"), tornavano indietro anche senza aspettare la compiuta giacenza e senza neppure essere riaffrancati.
Veniamo ora al "fulcro" (tu lo chiami così) del tuo ragionamento.
I francobolli "in ricopertura" erano applicati sopra il Gronchi Rosa.
La precedente perizia doveva accertare che "sotto" ci fosse realmente un G.R. e non un falsone applicato pochi anni fa, magari dopo aver asportato il francobollo autentico.
Quasi nello momento in cui i decise di non ritenere valido il "rosa", venne distruibuito il "grigio" e quindi non ci fu un lasso di tempo in cui un valore destinato ad assovere la tariffa di 205 lire sia risultato introvabile.
L'uso, come sulla F.D.C. oggetto di questo topic, di un'affrancatura alternativa fu dovuta, probabilmente, ad un momentaneo esaurimento del grigio, subito risolto, come provato dal numero irrisorio di affrancature "altenative".
Ricordo anche che queste "coperture" furono effettuate dal personale delle poste e non dai privati mittenti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da azteco1 »

Ciao: Lucio

...non è un fermo posta ma un Posta Restante in uso ancora oggi "vedasi a proposito il bel Topic di Riccardo Amarante, e pertanto non vi è supplemento di affrancatura "ne italiana e neanche peruviana ;-) "

Per quanto riguarda il distacco per il controllo del ricoperto" è vero che in Aprile del 61 non vi erano ancopra i falsoni, ma.... oggi non siamo nel 61', bensì nel 2008 ;-)

Il controllo nell'Aprile del 61' sarebbe stato superfluo, ma ....la stiamo controllando oggi e....nel frattempo qualche buotempone ;-) ;-)

Ciao: Saverio
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da giandri »

Antonello Cerruti ha scritto:...Quasi nello momento in cui i decise di non ritenere valido il "rosa", venne distruibuito il "grigio" e quindi non ci fu un lasso di tempo in cui un valore destinato ad assovere la tariffa di 205 lire sia risultato introvabile...
Non cambia di molto la questione, ma solo per precisione: il "rosa" venne ritirato dagli sportelli tra la chiusura degli uffici lunedì 3 e la loro riapertura martedì 4 (in rari sporadici casi furono venduti per un brevissimo lasso di tempo martedì 4 fino alle ore 9; negli uffici periferici, che il lunedì erano restati chiusi, i pacchi del "rosa" non vennero neppure aperti).
I primi 205 lire "grigi" furono resi disponibili dal Poligrafico nel tardo pomeriggio/serata di mercoledì 5 e furono presi in carico dal rag. Aldo Piermattei che li trasportò con la sua macchina alla Stazione Termini consegnandoli al dirigente del reparto di posta aerea di Roma Ferrovia, sig Guerrini.
Antonello Cerruti ha scritto:...Ricordo anche che queste "coperture" furono effettuate dal personale delle poste...
Data la situazione di emergenza che si era venuta creare, per ordine del ministero delle Poste si erano cominciati a reclutare presso l'ufficio di Roma Ferrovia gli impiegati necessari (non tutti necessariamente pratici di quel lavoro di annulli e tariffe, e ciò spiega l'esistenza di "rosa" non ricoperti in modo conforme) a compiere il lavoro di "ricopertura" dei francobolli sbagliati applicati sugli aerogrammi. Si tratta di una trentina di impiegati disponibili/precettati.
Tutti gli aerogrammi furono concentrati nel salone delle conferenze di Stazione Termini dove si misero al lavoro per tutta la notte i trenta impiegati.
Per i collezionisti il 205 lire "grigio" sarà posto inizialmente in vendita dalle ore 8 di giovedì 6 aprile solo a Roma: in via eccezionale le Poste riaprirono l'accettazione degli aerogrammi predisposti (il termine precedente era stato fissato alle 20.00 di mercoledì 5).
Le buste primo giorno con il 205 lire "grigio" furono pertanto possibili solo a Roma (salvo poi i soliti timbri "primo giorno" di favore, anche se una volta erano un pochino più scrupolosi di oggi).
Ciao
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Lucio »

Ciao: :wine: ciao e prosecco a tutti :wine: Ciao:

... Azteco1 .. non mi risulta sostanziale differenza di trattamento fra Poste Restante e Fermoposta o Fermo in Posta .. se non consideriamo la lingua nella quale le due indicazioni sono scritte .. francese ed italiano .. non ho mai letto articoli riportanti diversi trattamenti ...

... Antonello .. tu scrivi .. "La precedente perizia doveva accertare che "sotto" ci fosse realmente un G.R. e non un falsone applicato pochi anni fa, magari dopo aver asportato il francobollo autentico." .. sopportato dalle date e dalle vicende descritte da Giandri oggi alle 14.22 e come supposto con la mia favola ritengo più plausibile che il rosa non vi fosse assolutamente ed il sollevamento abbia permesso il postumo inserimento per motivi lampanti ...

... rammento che se si desiderava il ritorno di 'stampe' inesitate doveva tassativamente essere presente sul plico la dicitura "in caso di mancato recapito si prega ritornare al mittente" .. le raccomandate ritornavano anche se prive di dicitura .. però .. siamo sicuri fosse ''raccomandata'' :??: .. un numeratore di quel tipo era presente nella maggior parte delle ditte commerciali ...
... penso che si richieda la raccomandata a scanso di smarrimento dell' oggetto spedito .. strano la busta non sia corredata da tale 'dimostrazione' .. dato il cancan successivo quella ricevuta sarebbe stata tenuta ben stretta .. nella forma in oggetto forse solo un biglietto con timbro di accettazione raccomandate ed ovviamente la medesima impronta della cartella 'R' .. offro lugana ... :wine: :wine:

Lucio

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Giovanni Piccione
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Re: Mi serve un aiuto "tariffario"

Messaggio da Giovanni Piccione »

Interessante la questione posta da Lucio.
E se si comprasse oggi un GR originale e si applicasse sotto il grigio di una FDC come quella mostrata da Pino avremmo un GR ricoperto :mmm: .....
Il perito saprà riconoscere se fu ricoperto all'epoca o è stato fatto un anno fa?
Mi pare che l'aerogramma col rosa ricoperto valga qualcosina di più.
Ciao:
"SE IO DO UNA MONETA A TE E TU DAI UNA MONETA A ME, ALLA FINE AVREMO UNA MONETA CIASCUNO; MA SE IO DO UN'IDEA A TE E TU DAI UN'IDEA A ME, ALLA FINE AVREMO CIASCUNO DUE IDEE" Proverbio cinese
” Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."(Erasmo da Rotterdam)
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