per chi se l'era persa sul vecchio Forum, riscrivo qui l'appassionante storia di una stupenda coppia di francobolli da 1 Crazia, con i contributi di Massimo Bernocchi e giandri.
Buona lettura!
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Massimo Bernocchi il 17 settembre 2006 sul vecchio Forum di F&F ha scritto:Vi racconto una piccola storiella che mi è capitata un po' di tempo fa.
Nel 1983 avevo 25 anni e spesso mi recavo per lavoro presso il Catasto di Firenze, a quel tempo non era stato aperto ancora il distaccamento di Prato e le pratiche tecniche andavano consegnate lì all'ufficio unico nei pressi di Piazza S.Croce in pieno centro.
Per raggiungere il luogo nel centro storico si doveva percorrere un pezzo a piedi in quanto si trovava in area vietata al traffico.
Organizzavo le visite al mattino e appena sbrigate le pratiche, spesso, ovvero quasi sempre mi fermavo a trovare il sig. Dino Dardi, titolare del negozio Agenzia Filatelica Toscana in Via Bufalini, che lui possedeva dal 1929 regato dal Marchese Ponticelli al momento della sua dipartita.
E' stato in parte grazie a queste visite che mi sono dedicato alla collezione di Toscana, a quel tempo i miei interessi erano orientati principalmente sul Regno di Vittorio Emanuele II e con particolare interesse alla serie DLR/Torino che mi è sempre piaciuta.
Pensate che tale Dino Dardi, esperto filatelico incredibile e con possibilità infinite, possessore di qualsiasi cosa ti potesse venire in mente (ad ogni esemplare o lettera che chiedevi ti faceva vedere i suoi a paragone di qualunque cosa si trattasse), mi diceva tra l'altro che fino a qualche anno prima si sentiva giornalmente con l'amico Dott. Giulio Bolaffi,il quale lo chiamava per affari e per sentire se c'erano novità alle sette del mattino inesorabilmente tutte le mattine, tutte.
Interessato all'acquisto di qualche pezzo di Toscana chiedevo che mi mostrasse qualcosa, lui mi mostrava pagine intere con francobolli singoli monovalore, in coppia e in striscia di tre, il fatto ti complicava la scelta perché tutti i pezzi erano belli e non sapevi quale scegliere, anche perché le possibilità erano limitate e i prezzi elevati e trattando il prezzo ripeteva spesso che ogni francobollo degli Antichi Stati ha una storia a se, diceva, e ogni pezzo una valutazione singola; ricordo rammentava che un francobollo degli Antichi Stati deve avere tre qualità: margini, freschezza, annullo gradevole e da queste caratteristiche se ne fà il prezzo, e si raccomandava (dato che mi considerava giovane) che continuassi a comprare magari meno ma sempre e solo esemplari di grande qualità, che in fondo è l'unica che paga.
Questo è quello che ho fatto e gliene sono grato.
Fu proprio in una di queste visite che discutendo sul giusto prezzo di un esemplare da una Crazia, ricordo che estrasse un vecchio catalogo d'asta da un ripiano dellla sua libreria e mi mostrò una foto in bianco e nero di un frammento recante una coppia da 1 Crazia della I emissione con margini incredibili; ricordo perfettamente che mi disse:
"giovanotto vede questa coppia, secondo lei quanto vale?"
Risposi che non sapevo certo valutare un pezzo di quella qualità ma certamente più del catalogo.
Ebbene mi disse "vede, questa coppia è la più comune tra le coppie del Granducato di Toscana, però è la più bella che ho visto da quando posseggo questo negozio, l'ho venduta nel 1956 a Giulio Bolaffi per 28 volte il prezzo del catalogo e nel 1965 dopo che la mostrai ad un nobile collezionista fiorentino su questo catalogo l'ho ricomprata per la stessa percentuale dal dott. Giulio, il quale me la cedette amaramente per accontentarmi e poter accontentare il mio cliente."
Mi disse Dardi: "se l'avessi oggi davanti la comprerei ancora subito!".
Sono uscito dal negozio e debbo dire che tale foto mi era rimasta in mente e mi condizionava spesso nell'acquisto di esemplari simili.
Dino Dardi è venuto a mancare alcuni anni dopo.
Ebbene quattro anni orsono mi sono recato una sera a vedere una collezione in vendita direttamente dal proprietario collezionista che l'aveva realizzata, segnalatami da un conoscente comune, e tra tanti bei pezzi di Toscana mi ritrovo davanti incredibilmente la coppia citata che il tale aveva acquistato anni prima da un commerciante filatelico.
Era impossibile non comprarla, chiaramente la valutazione non era più di tale entità ma comunque elevata.
E' una delle cose a cui tengo di più anche per ricordo di Dino Dardi.
Per soddisfazione la mostro:
Ben 9 francobolli appaiono su questo frammento!
Ma la storia non finisce qui....infatti pochi giorni dopo....
giandri il 16 settembre 2006 sul vecchio Forum di F&F ha scritto:Mi pareva di aver visto da qualche parte il gioiello di Toscana che ci ha fatto ammirare nella pagina precedente Massimo Bernocchi.
E finalmente ho trovato dove: sulla quarta di copertina di un numero del Collezionista del 1957.
E' curioso notare che la firma semi-estesa "G. Bolaffi" che si vede nella riproduzione della rivista è stata poi evidentemente cancellata (e si intravvede ancora nella scansione di Massimo Bernocchi) ed apposta per esteso (Giulio Bolaffi) nella posizione attuale:
Il frammento originariamente era presentato ruotato di 90° rispetto all'immagine di Massimo (ed in tal modo è presente nella rivista)
Era presentato nel giusto verso di lettura del frammento come doveva presentarsi il documento ed erano i francobolli ad essere applicati storti.
Il timbrino Bolaffi rispetta questo tipo di lettura del documento, e così la firma di Alberto Diena e la prima firma di Bolaffi.
Poi evidentemente, per un discorso estetico, si è preferito presentare la coppia di francobolli diritta, ruotando il tutto, ed il dott. Bolaffi ha cancellato la sua firma apponendola nuovamente per convalidare questo tipo di lettura e di presentazione di questa gemma.
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Complimenti agli amici Massimo e Andrea per questa bella storia, e alla prossima!
Luca
P.S.
Dal vecchio Forum di F&F - Settembre 2006
Contributi di Massimo Bernocchi e giandri.