I francobolli Wilding

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minty
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I francobolli Wilding

Messaggio da minty »

E rieccomi con le mie domande da assoluta principiante! :)

Sto sistemando i miei francobolli europei, e ne possiedo diversi della serie Wilding con la Regina Elisabetta appena incoronata (in particolare quelli da 1, 2e1\2, 3, 4 e 5 pence - stavo per chiedervi perché D e non P, ma ho trovato risposta su un altro topic del forum :-)) ).
Nel frattempo in qualche modo ( :fii: ) mi sono procurata lo Scott del 2009, da cui vedo (ma un po' me ne ero accorta già consultando i cataloghi online) che la serie ha avuto un sacco di diverse emissioni negli anni.
A me piacerebbe datare con precisione i francobolli in mio possesso, almeno nell'emissione, ma a un'occhiata superficiale mi pare di capire che non sia facile distinguere un'emissione dall'altra per dettagli macroscopici, ma che l'unica differenza (sottinteso: individuabile da una principiante imbranata come me) possa eventualmente risiedere solo nel tipo di filigrana usata. Mi sbaglio?
Se non mi sbaglio, immagino che l'unico modo di vedere le filigrane sia usando la benzina rettificata, giusto? E' questione alla portata di un'imbranata cosmica, o rischio di fare danni? Che consigli mi potete dare in proposito? ^^;
Se invece mi sbaglio, quali altri modi ho, con i semplici strumenti in mio possesso (pinzette, lente e lampada di Wood - sì, l'ho comprata settimana scorsa! :f_love: ), per datare correttamente le mie emissioni inglesi? Avete consigli in generale per effettuare una corretta identificazione casalinga di questi francobolli (calcolate che, a parte un paio di commemorativi e un paio di Giorgio V che mi paiono del 1924 - lì la filigrana si vede anche a occhio nudo - ho solo regine Elisabette di tipo Wilding e Machin)?
Grazie da subito a chi vorrà aiutarmi!

Aggiungo una domanda: uno degli Elisabetta Wilding da 4 pence che ho è un perfin. Le lettere perforate formano la sigla CU-AG su due righe. Secondo voi potrebbe trattarsi di questa società?

http://cosgb.blogspot.it/2012/04/commer ... mpany.html

Diversamente, altre idee? ^^
:-)
Elisa T.
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somalafis
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Re: Come identifico le varie emissioni dei definitivi Wildin

Messaggio da somalafis »

minty ha scritto:E rieccomi con le mie domande da assoluta principiante! :)

... ma che l'unica differenza (sottinteso: individuabile da una principiante imbranata come me) possa eventualmente risiedere solo nel tipo di filigrana usata. Mi sbaglio?
Se non mi sbaglio, immagino che l'unico modo di vedere le filigrane sia usando la benzina rettificata, giusto? E' questione alla portata di un'imbranata cosmica, o rischio di fare danni? Che consigli mi potete dare in proposito?
...

Cara amica, cosi' come i ''cavallini'' portoghesi, anche i francobolli ordinari di Elisabetta II sono estremamente divertenti: non costana praticamente nulla (e quindi si possono maneggiare senza nessun timore) e hanno subito mille varianti da perderci sopra un sacco di tempo. Per i tipi ''wilding'', effettivamente la distinzione fondamentale e' quella dei vari tipi di filigrana. In alcune tirature degli anni '50 la filigrana si puo' vedere ad occhio nudo (ponendo il francobollo su una superficie nera) ma in genere non c'e' modo di evitare l'uso della benzina rettificata (ma procurati anche l'apposita vaschetta in plastica nera in cui posizionare i francobolli da bagnare con la benzina). Ai francobolli moderni di cui parliamo la benzina non fa il minimo danno e puoi procedere senza alcun problema (a parte respirare un po' di fumi di benzina). Usando la benzina potrai anche facilmente distinguere le filigrane coricate e rovesciate (alcune sono abbastanza facili da trovare). La serie wilding del 1958-60 ha avuto anche massicce edizioni con bande di fosforo che purtroppo sono normalmente insensibili alla lampada di wood. Tuttavia, anche se sembra impossibile a prima vista, in realta' le bande di fosforo si possono indentificare guardando i francobolli a luce radente. Ci vuole solo un po' di pazienza prima di prenderci la mano. Occhio, pero', gli wilding ed i machin ''danno assuefazione'' e si rischia di prendere il vizio...
Ultima modifica di somalafis il 6 settembre 2013, 11:46, modificato 1 volta in totale.
Riccardo Bodo
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debene
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Re: Come identifico le varie emissioni dei definitivi Wildin

Messaggio da debene »

Occhio, pero', gli wilding ed i machin ''danno assuefazione'' e si rischia di prendere il vizio...


non per niente si chiama machinmania

http://www.gbstamps.com/machins/index.html

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

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minty
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Re: Come identifico le varie emissioni dei definitivi Wildin

Messaggio da minty »

Grazie moltissime, Riccardo! Come al solito sei stato gentilissimo, dettagliato e prezioso.
Scusami se ho atteso un po' prima di rispondere, ma volevo farlo dopo aver provato a misurarmi con la benzina rettificata, per raccontarvi anche un po' com'è andata :rolleyes:
Sono stata a cercarla alla Sintoni di Forlì (faccio un po' di pubblicità, perché tanto so che è conosciuta anche qui sul forum ^^), e il responsabile è stato doppiamente gentile, perché non solo, molto onestamente, mi ha consigliato di rivolgermi a una farmacia, dove l'avrei trovata a condizioni/formato migliori, ma mi ha anche fatto una dimostrazione in diretta di come usarla, con l'apposita vaschettina (quella sì, l'ho comprata; insieme a un Clipper usato-ma-nuovo per le mie tematiche e a due buste di francobolli sui felini. Mamma mia, entrare in filatelia si sta dimostrando più pericoloso che bazzicare librerie... per il mio portafoglio! @_@).
Ad ogni modo, poi mi sono procurata anche la benzina, ed eccomi qua! Finalmente oggi ho avuto qualche ora per provare a usarla in tutta calma, cercando di venire a capo del mistero dei miei Wilding :f_rido:

somalafis ha scritto:Per i tipi ''wilding'', effettivamente la distinzione fondamentale e' quella dei vari tipi di filigrana. (cut) in genere non c'e' modo di evitare l'uso della benzina rettificata (ma procurati anche l'apposita vaschetta in plastica nera in cui posizionare i francobolli da bagnare con la benzina).


Giusto! Che lì per lì avevo pensato di usare uno dei piattini spaiati dei vecchi servizi della nonna, ma non avevo pensato che il fondo chiaro avrebbe reso inutile tutto il procedimento. Un genio, eh! :roll:
No, no, vaschetta acquisita, come dicevo. Ed è un oggetto talmente semplice, che vederci appiccicata sotto l'etichetta di 'filigranoscopio' mi ha fatto un po' sorridere... :lol:

Ai francobolli moderni di cui parliamo la benzina non fa il minimo danno e puoi procedere senza alcun problema (a parte respirare un po' di fumi di benzina). Usando la benzina potrai anche facilmente distinguere le filigrane coricate e rovesciate (alcune sono abbastanza facili da trovare).


Come ho scritto, riemergo adesso da qualche ora di studio sulle filigrane dei miei Wilding. Sono globalmente soddisfatta, perché ho individuato con ragionevole certezza il tipo specifico per quasi tutti i francobolli esaminati. Sono praticamente tutti delle emissioni più recenti, con filigrana a corona multipla (tant'è che quando ho trovato l'unica "corona Edward" del lotto, mi son pure un po' emozionata), ma mi ha fatto piacere scoprire un paio di rovesciate e un altro paio di coricate :pea:
Resto comunque perplessa perché, per diversi francobolli, non mi è stato proprio possibile capire di quale filigrana si trattasse. O non vedo disegno alcuno (ma so benissimo che non esistono Wilding senza filigrana), oppure trovo qualche segno confuso di una corona isolata, che però non riesco a ricondurre a un tipo preciso. Ci ho provato varie volte con ogni francobollo 'incerto', ma dopo un po' di tentativi con scarsi risultati, stanca di respirare fumi di benzina, ho desistito.
Probabilmente il tutto si deve alla mia scarsa esperienza. Ma chiedo: è normale che su alcuni francobolli la filigrana spicchi chiarissima, mentre su altri sia piuttosto confusa/debole o praticamente invisibile? Da cosa dipende? O__o
Ad ogni modo, ho deciso di tenere da parte i francobolli incerti, e inserire in collezione solo quelli di cui sono ragionevolmente sicura (tanto gli esemplari non mi mancano, per fortuna ^^)

La serie wilding del 1958-60 ha avuto anche massicce edizioni con bande di fosforo che purtroppo sono normalmente insensibili alla lampada di wood. Tuttavia, anche se sembra impossibile a prima vista, in realta' le bande di fosforo si possono indentificare guardando i francobolli a luce radente. Ci vuole solo un po' di pazienza prima di prenderci la mano.


Che le bande di fosforo inglesi non reagiscano alla wood l'ho infatti constatato di persona :f_inc:
La domanda successiva, quindi, è: qual è il modo giusto (e casalingo) di illuminare un francobollo per ottenere una luce radente? In modo strettamente pratico, cioè. Cosa si deve fare?
Io ho provato a mettermi in una stanza con poca luce e puntare lateralmente sui francobolli una piccola torcia, ma sui miei Wilding non vedo proprio nulla. Per confronto ho provato anche con i miei (pochi) Machin, e lì invece le bande al fosforo le vedo piuttosto bene. Ma non so se sia perché il procedimento è corretto o solo perché, comunque, sulla maggior parte dei miei Machin le bande al fosforo le vedo praticamente anche a occhio nudo... :-))
Ma le bande fosfor dei Winding sono come quelle dei Machin? Cioè, se vedo quelle sui Machin dovrei vedere allo stesso modo anche quelle sui Winding (quindi dovrei dedurre che se le vedo nei M e non nei W, è perché i Wilding in mio possesso non le hanno), o sono diverse e reagiscono diversamente alla luce? :mmm: ?

Insomma, questi Winding mi stanno facendo un po' impazzire. Dovrò lavorarci sopra un altro po'!

Di contro, credo di aver già identificato con sufficiente accuratezza i miei Machin (del resto ne ho molti meno). L'unico dubbio è sui francobolli da 5 p decimali: mi sono resa conto di non sapere minimamente come distinguere una stampa "photo" da una "lytho". Ehm... sono proprio ignorante! :losco:
Cosa dovrei guardare? :??:

Grazie in anticipo a chi saprà aiutarmi a risolvere i miei dubbi, nel frattempo ^^
E grazie ancora a somalafis per la sua cortesia e disponibilità!
:-)
Elisa T.
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somalafis
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Re: Come identifico le varie emissioni dei definitivi Wildin

Messaggio da somalafis »

Cara amica, non ti impressionare: anch'io negli anni ho accumulato parecchi ''wilding'' di cui non sono riuscito a ''vedere'' la filigrana: oggi non ci riprovo nemmeno piu', perche' la mia vista e' fortemente peggiorata. Ne ho una busta piena: direi che di solito sono pezzi delle ultime tirature (con una strana frequenza sui 6 pence) e non so proprio cos'altro fare (anche se sospetto che con ogni probabilita' abbiano la filigrana con corone multiple).
Per quanto riguarda le bande di fosforo, puoi procedere come con i ''machin'': io di solito preferisco la luce radente solare. In mancanza, va bene naturalmente una luce radente artificiale, pero' un po' forte. Ma ognuno ha il suo sistema. Certo sugli ''wilding'' le bande sono molto meno evidenti di quelle dei ''machin'', ma con un po' di pazienza una parte almeno degli esemplari si riesce ad identificare. Esistono ovviamente strumenti tecnici sensibili a queste bande di fosforo (che altrimenti non avrebbero avuto alcuno scopo) ma non varrebbero la spesa. Comunque puo' essere benissimo che gran parte dei tuoi ''wilding'' siano semplicamente precedenti l'adozione delle bande di fosforo.
Per quanto riguarda i ''machin'', sulle loro diverse tirature e le loro infinite varianti puoi passarci la vita, compulsando libri e siti specializzati. Pero', se ci si diletta solo con esemplari comuni usati di quelli piu' diffusi, non occorre mica spingere la specializzazione sino al punto cui giungono molti cataloghi. Ci si puo' benissimo limitare alle differenze piu' macroscopiche, quelle cioe' si riescono a vedere e distinguere. Il bello di giocare con i francobolli e' che puoi stabilire tu le regole....
PS: se poi ti viene una voglia smodata e vuoi un po' piu' di doppioni da esaminare, fammelo sapere.
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
garbif83
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Re: Come identifico le varie emissioni dei definitivi Wildin

Messaggio da garbif83 »

Io potrei sbagliare, ma ho notato un certo "pattern" nelle filigrane dei wilding... normalmente ho notato che la filigrana della 2a emissione (E2R con corona dettagliata (St.Edward)) risulta normalmente abbastanza visibile, la filigrana della 1a emissione (E2R con corona stilizzata (Tudor)) risulta quasi sempre visibile senza ulteriori luci o esami... mentre la filigrana a corone multiple è normalmente molto, molto poco visibile... non avendo filigranoscopi di alcun tipo mi son dilettato ad esaminare la filigrana usando diversi tipi di luci e lenti per determinare da alcuni dettagli cosa potevano essere... un paio in effetti non son riuscito a determinarli al 100%, ma seguendo le dure leggi della statistica direi che van nella 3a emissione (base, senza grafite o fosforo).

Almeno, questa è stata la mia esperienza finora :-))

Revised by Lucky Boldrini - August 2016
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