10 maggio 1861 - Da Clusone a Venezia con Cent. 15 e tassazione di Soldi 4

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno d'Italia e del periodo di luogotenenza.

Moderatori: Stefano T, Alex

Rispondi
Avatar utente
vamas
Messaggi: 284
Iscritto il: 20 dicembre 2019, 11:12

10 maggio 1861 - Da Clusone a Venezia con Cent. 15 e tassazione di Soldi 4

Messaggio da vamas »

buongiorno, qualcuno mi può dare una mano a decifrare questa busta? leggo "francobollo insufficiente" ma non riesco a spiegarmi cosa sia successo... :-)
grazie
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
Vacallo
Messaggi: 1960
Iscritto il: 13 luglio 2007, 20:54
Località: Langenthal / Svizzera

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da Vacallo »

Il plico è indirizzato a Venezia, in quel tempo facente parte dell'impero austro-ungarico. Il mittente ha affrancato con un francobollo da 15 cent. come se fosse una lettera per l'interno. Per questo la lettera è stata tassata ed il destinatario ha dovuto pagare la differenza.
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali

Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2022
Avatar utente
vamas
Messaggi: 284
Iscritto il: 20 dicembre 2019, 11:12

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da vamas »

Vacallo ha scritto: 12 aprile 2020, 13:59 Il plico è indirizzato a Venezia, in quel tempo facente parte dell'impero austro-ungarico. Il mittente ha affrancato con un francobollo da 15 cent. come se fosse una lettera per l'interno. Per questo la lettera è stata tassata ed il destinatario ha dovuto pagare la differenza.
molto semplice: quindi timbri e ulteriori scritte non hanno a che vedere con la tassazione: ti ringrazio per la cortesia, Eric.
Ciao:
Avatar utente
andy66
Messaggi: 1797
Iscritto il: 3 dicembre 2010, 22:28
Località: chiusaforte ud
Contatta:

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da andy66 »

vamas ha scritto: 12 aprile 2020, 15:27
Vacallo ha scritto: 12 aprile 2020, 13:59 Il plico è indirizzato a Venezia, in quel tempo facente parte dell'impero austro-ungarico. Il mittente ha affrancato con un francobollo da 15 cent. come se fosse una lettera per l'interno. Per questo la lettera è stata tassata ed il destinatario ha dovuto pagare la differenza.
molto semplice: quindi timbri e ulteriori scritte non hanno a che vedere con la tassazione: ti ringrazio per la cortesia, Eric.
Ciao:
in che senso non hanno a che vedere? Timbri e scritte fan tutti parte della tassazione, che tra l'altro è stata anche corretta da 3,5 a 4 soldi. In più ci sono i timbri di debito italiano in cent. e quello S1 di distanza. Gli esperti di LV ti saranno indicare esattamente tutti i calcoli effettuati

Ciao:
Andy66

SOCIO SOSTENITORE

Cerco cartoline di tutte le epoche del Comune di Chiusaforte UD (e sue frazioni)

Colleziono Regno, Repubblica, S.Marino e Francia


Proteggiamo quello che conosciamo
Conosciamo solo ciò che riusciamo a comprendere
Comprendiamo unicamente quello che abbiamo imparato
Avatar utente
Andrea61
Messaggi: 1590
Iscritto il: 14 luglio 2007, 15:42
Località: Torino

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da Andrea61 »

Premessa: fino all'Ottobre 1867 la tariffazione delle lettere tra Italia ed Austria si basava su un sistema a zone, definite dalla distanza dal confine. L'Italia era divisa in due zone, l'Impero Austriaco in tre. Si avevano quindi 6 tariffe principali per ciascuna delle quali una parte andava all'amministrazione postale italiana e l'altra all'amministrazione postale austriaca in proporzioni ben definite.

La lettera in questione origina dalla 1a zona italiana ed è indirizzata alla 1a zona austriaca (come da timbro S. 1ª). In tal caso la tariffa corretta era di 25 centesimi dei quali 13 spettavano all'Italia e 12 all'Austria.

Il mittente però affranca per soli 15 centesimi. L'affrancantura è insufficiente a coprire il totale ma supera di 2 centesimi la spettanza italiana. L'Italia dunque avendo incassato 15 centesimi dovendone avere 13 ha un debito verso l'Austria di 2 centesimi (timbro DEBITO ITALIANO CENT. e 02 manoscritto). All'Austria mancano ancora 10 centesimi per i quali si rivale sul destinatario a cui è addebitata una tassa alla consegna di 4 soldi (prima calcolati in 3.5 e poi corretti).
Andrea

=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
Avatar utente
vamas
Messaggi: 284
Iscritto il: 20 dicembre 2019, 11:12

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da vamas »

andy66 ha scritto: 12 aprile 2020, 19:47
vamas ha scritto: 12 aprile 2020, 15:27
Vacallo ha scritto: 12 aprile 2020, 13:59 Il plico è indirizzato a Venezia, in quel tempo facente parte dell'impero austro-ungarico. Il mittente ha affrancato con un francobollo da 15 cent. come se fosse una lettera per l'interno. Per questo la lettera è stata tassata ed il destinatario ha dovuto pagare la differenza.
molto semplice: quindi timbri e ulteriori scritte non hanno a che vedere con la tassazione: ti ringrazio per la cortesia, Eric.
Ciao:
in che senso non hanno a che vedere? Timbri e scritte fan tutti parte della tassazione, che tra l'altro è stata anche corretta da 3,5 a 4 soldi. In più ci sono i timbri di debito italiano in cent. e quello S1 di distanza. Gli esperti di LV ti saranno indicare esattamente tutti i calcoli effettuati

Ciao:
grazie Andy, è ciò che cercavo di capire Ciao:
Avatar utente
vamas
Messaggi: 284
Iscritto il: 20 dicembre 2019, 11:12

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da vamas »

Andrea61 ha scritto: 12 aprile 2020, 22:10 Premessa: fino all'Ottobre 1867 la tariffazione delle lettere tra Italia ed Austria si basava su un sistema a zone, definite dalla distanza dal confine. L'Italia era divisa in due zone, l'Impero Austriaco in tre. Si avevano quindi 6 tariffe principali per ciascuna delle quali una parte andava all'amministrazione postale italiana e l'altra all'amministrazione postale austriaca in proporzioni ben definite.

La lettera in questione origina dalla 1a zona italiana ed è indirizzata alla 1a zona austriaca (come da timbro S. 1ª). In tal caso la tariffa corretta era di 25 centesimi dei quali 13 spettavano all'Italia e 12 all'Austria.

Il mittente però affranca per soli 15 centesimi. L'affrancantura è insufficiente a coprire il totale ma supera di 2 centesimi la spettanza italiana. L'Italia dunque avendo incassato 15 centesimi dovendone avere 13 ha un debito verso l'Austria di 2 centesimi (timbro DEBITO ITALIANO CENT. e 02 manoscritto). All'Austria mancano ancora 10 centesimi per i quali si rivale sul destinatario a cui è addebitata una tassa alla consegna di 4 soldi (prima calcolati in 3.5 e poi corretti).
grazie Andrea. sono sbalordito da tanta precisione e mi scuso per la mia ignoranza da neofita :-) Ciao: Ciao: Ciao:
Avatar utente
gianluman
Messaggi: 1064
Iscritto il: 16 luglio 2007, 17:58
Località: Milano

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da gianluman »

Ciao a tutti,
un altro esempio di tariffa zona S1
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Gianluca, Collezionista Filatelico
Area - Italia
Germania reich
-------------------------
La filatelia è una seria passione,
Noi sostenitori facciamo il meglio per dimostrarlo.
Avatar utente
cipolla
Messaggi: 1387
Iscritto il: 26 luglio 2007, 10:52
Località: Roma

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da cipolla »

Andrea61 ha scritto: 12 aprile 2020, 22:10 Premessa: fino all'Ottobre 1867 la tariffazione delle lettere tra Italia ed Austria si basava su un sistema a zone, definite dalla distanza dal confine. L'Italia era divisa in due zone, l'Impero Austriaco in tre. Si avevano quindi 6 tariffe principali per ciascuna delle quali una parte andava all'amministrazione postale italiana e l'altra all'amministrazione postale austriaca in proporzioni ben definite.

La lettera in questione origina dalla 1a zona italiana ed è indirizzata alla 1a zona austriaca (come da timbro S. 1ª). In tal caso la tariffa corretta era di 25 centesimi dei quali 13 spettavano all'Italia e 12 all'Austria.

Il mittente però affranca per soli 15 centesimi. L'affrancantura è insufficiente a coprire il totale ma supera di 2 centesimi la spettanza italiana. L'Italia dunque avendo incassato 15 centesimi dovendone avere 13 ha un debito verso l'Austria di 2 centesimi (timbro DEBITO ITALIANO CENT. e 02 manoscritto). All'Austria mancano ancora 10 centesimi per i quali si rivale sul destinatario a cui è addebitata una tassa alla consegna di 4 soldi (prima calcolati in 3.5 e poi corretti).
Molto chiara la spiegazione di Andrea e piacevole la lettera tassata con il 15 cent. DLR di Vamas
Avatar utente
vamas
Messaggi: 284
Iscritto il: 20 dicembre 2019, 11:12

Re: francobollo insufficiente

Messaggio da vamas »

cipolla ha scritto: 28 aprile 2020, 14:07
Andrea61 ha scritto: 12 aprile 2020, 22:10 Premessa: fino all'Ottobre 1867 la tariffazione delle lettere tra Italia ed Austria si basava su un sistema a zone, definite dalla distanza dal confine. L'Italia era divisa in due zone, l'Impero Austriaco in tre. Si avevano quindi 6 tariffe principali per ciascuna delle quali una parte andava all'amministrazione postale italiana e l'altra all'amministrazione postale austriaca in proporzioni ben definite.

La lettera in questione origina dalla 1a zona italiana ed è indirizzata alla 1a zona austriaca (come da timbro S. 1ª). In tal caso la tariffa corretta era di 25 centesimi dei quali 13 spettavano all'Italia e 12 all'Austria.

Il mittente però affranca per soli 15 centesimi. L'affrancantura è insufficiente a coprire il totale ma supera di 2 centesimi la spettanza italiana. L'Italia dunque avendo incassato 15 centesimi dovendone avere 13 ha un debito verso l'Austria di 2 centesimi (timbro DEBITO ITALIANO CENT. e 02 manoscritto). All'Austria mancano ancora 10 centesimi per i quali si rivale sul destinatario a cui è addebitata una tassa alla consegna di 4 soldi (prima calcolati in 3.5 e poi corretti).
Molto chiara la spiegazione di Andrea e piacevole la lettera tassata con il 15 cent. DLR di Vamas
Ciao: Ciao: Ciao:

Rev LB May 2021
Rispondi

Torna a “Regno d'Italia e Luogotenenza”

SOSTIENI IL FORUM